
I saldi sono disciplinati da Regione Lombardia con specifici obblighi (definiti da Delibere Regionali).
La DGR 14 dicembre 2011, n. IX/2667 stabilisce di fissare come date di inizio:
- per i saldi invernali, il primo giorno feriale antecedente l'Epifania di ogni anno;
- per i saldi estivi, il primo sabato del mese di luglio.
Per l’anno 2021, i saldi invernali avranno inizio eccezionalmente il giorno giovedì 7 gennaio. Lo spostamento di due giorni è dovuto alla recentissima decisione del Governo di rendere il 5 e il 6 gennaio “zona rossa” con conseguente divieto di spostamento e di apertura degli esercizi commerciali, che impedirebbe di fatto l’effettuazione delle vendite straordinarie.
La durata massima del periodo dei saldi è di sessanta giorni, pertanto termineranno il giorno domenica 7 marzo.
Si conferma, inoltre, la sospensione, su tutto il territorio regionale, del divieto di effettuare vendite promozionali nei 30 giorni antecedenti i saldi, fatte salve diverse disposizioni motivate da parte dei singoli comuni (DGR 4056 del 14/12/2020).
SI ricorda, inoltre, che, ai fini di informazione e tutela dei consumatori, i commercianti hanno l’obbligo di esporre, accanto al prodotto, il prezzo iniziale e la percentuale dello sconto o del ribasso. E' invece facoltativa l’indicazione del prezzo di vendita conseguente allo sconto o ribasso.
L’operatore commerciale ha l’obbligo di fornire informazioni veritiere in merito agli sconti praticati sia nelle comunicazioni pubblicitarie (che, anche graficamente, non devono essere presentate in modo ingannevole per il consumatore) sia nelle indicazioni dei prezzi nei locali di vendita. Non può inoltre indicare prezzi ulteriori e diversi e deve essere in grado di dimostrare agli organi di controllo la veridicità delle informazioni relative al prodotto.
I prodotti in saldo devono essere separati da quelli eventualmente posti in vendita a prezzo normale (se ciò non è possibile, cartelli o altri mezzi devono fornire al consumatore informazioni inequivocabili e non ingannevoli).
Se il prodotto risulta difettoso, il consumatore può richiedere la sostituzione dell’articolo stesso o il rimborso del prezzo pagato dietro presentazione dello scontrino, che occorre quindi conservare.
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